Il 2020 è stato per tutti un anno molto particolare e, nel gran trambusto, ci siamo dimenticate di raccontare le celebrazioni del bicentenario della casa editrice Marietti 1820, di cui curiamo l’immagine coordinata dal 2017.
In realtà il progetto della mostra bibliografica, del francobollo, del taccuino e della comunicazione sui quotidiani, ci ha impegnate per buona parte di quell’anno e anche del 2019. Tutto il processo è stato interessante perché ci sono passati per le mani tomi antichi, abbiamo scoperto quanta cura e quante persone esperte sono necessarie per prepararli all’esposizione. Abbiamo ideato una serie di pannelli coordinati per la splendida cornice dell’Archiginnasio a Bologna. Soprattutto ci siamo sentite parte di una storia che ha attraversato fortunosamente due secoli e ne siamo state orgogliose.
Siamo bolognesi, per cui abituate a passeggiare sotto i portici del Pavaglione. L’entrata della Biblioteca dell’Archiginnasio è meravigliosa e conosciuta, ma altra cose è varcare quella soglia per partecipare alle riunioni preparatorie, nelle sale riservate al personale. In quelle stanze, i computer stanno a volte su scrivanie settecentesche e alle pareti i poster si affiancano a quadri antichi, con grande confidenza.
Non avevamo mai avuto a che fare con l’Istituto poligrafico dello Stato per il progetto di un francobollo e non ne conoscevamo tutte le implicazioni, ma alla fine è stato bello arrivare al giorno dell’annullo. Apparteniamo alla generazione per cui la posta tradizionale ha ancora un bel significato e ricevere una lettera scritta a mano rappresenta un regalo.
L’entrata dell’Archiginnasio, sotto al portico del Pavaglione, con il poster della mostra.
L’antica libreria Zanichelli, ora libreria Coop, a lato dell’Archiginnasio, con alcune delle collane recenti edite da Marietti 1820.
La sfida del progetto era pensare a dei pannelli che si adattassero alle strutture messe a disposizione dell’Archiginnasio e che fossero in grado di ospitare, in maniera coordinata, oggetti molto eterogenei: testi di varia lunghezza e soprattutto libri che andavano dal 1820 ai giorni nostri.
La difficoltà è stata anche quella di immaginare una parte di libri aperti, altri chiusi, trovare una disposizione per i diversi formati e dare tutte le istruzioni a chi si sarebbe occupato dell’installazione.
Il direttore della casa editrice, Roberto Alessandrini, ha organizzato una serie di conferenze (“Parole in viaggio”) su 10 parole chiave per la contemporaneità, Per questa occasione, ci ha chiesto di pensare alla copertina di un taccuino da regalare ai conferenzieri che per un anno hanno animato gli incontri nelle principali città italiane.