Loescher. Cittadini della lingua
Progetto grafico del volume Cittadini della lingua, per l'insegnamento della grammatica italiana nel biennio della scuola secondaria di 2° grado. Anno di pubblicazione: 2019
Testo di Silvia Fogliato.
Progetto grafico del volume Cittadini della lingua, per l'insegnamento della grammatica italiana nel biennio della scuola secondaria di 2° grado. Anno di pubblicazione: 2019
Testo di Silvia Fogliato.
Tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 abbiamo lavorato al progetto della nuova collana EDB "Gulliver", ideata da Giorgia Montanari.
Si tratta di una serie di libri pensata perché possano essere letti da adulti e bambini, insieme o da soli.
L'idea che sta alla base è che il libro del vicino è sempre più verde. Quindi, per invogliare alla lettura i giovanissimi, non c'è nulla di meglio che farsi trovare assorti, tra le pagine di un tascabile con caratteri abbastanza leggibili e belle illustrazioni.
Questa è una favola di Piret Raud, autrice estone.
I volumi sono quasi tutti tascabili e stampati a un solo colore nell'interno.
Qui le illustrazioni sono di Pietro Puccio.
La collana ha una pagina Facebook in cui vengono raccontate le novità.
Nemmeno questa volta ho vinto il concorso, ma l'argomento era stimolante e per me è stato comunque importante partecipare. Il bando della Regione Sardegna recitava: "Il concorso è finalizzato all’acquisizione di una proposta concernente l’ideazione di un contrassegno regionale e di una linea grafica coordinata. Il contrassegno regionale sarà utilizzato quale simbolo distintivo della disciplina di produzione e vendita del “pane fresco” con particolare attenzione all’informazione e tutela del consumatore, al miglioramento qualitativo della produzione e alla valorizzazione delle tipologie da forno tipiche della tradizione della Sardegna".
La ricerca è stata appassionante perché la Sardegna si caratterizza per una molteplicità di forme e ricette di pane, collegate alle diverse zone di produzione e alle occasioni rituali. In questa varietà si esprime, tramandata da tempi preistorici, una raffinata conoscenza della lievitazione e della cottura. Anche il normale pane da tavola è un manufatto alimentare che, oltre a nutrire, parla del territorio e delle comunità umane.
Questa è la mia proposta.
Il carattere impiegato nel logotipo è il Brandon Grotesque, progettato nel 2010. Si ispira ai font di stile geometrico, popolari nei primi anni del ‘900, ma è ingentilito da correzioni ottiche che lo rendono attuale e gli conferiscono un’alta leggibilità anche nei display. Oltre che per la sua chiarezza nella lettura, l’ho adottato perché ricorda le insegne dei negozi alimentari del secolo scorso, in stile Art déco, un richiamo alla buona tradizione alimentare.
Il disegno del pittogramma parte dalla stilizzazione di una delle tipologie di pane tipiche della Sardegna: il Coccoi a pitzus, rintracciato nell’elenco ufficiale dei prodotti tradizionali sardi. Si tratta di una tipologia pregiata di pane fresco, riscontrabile in diverse aree geografiche dell'isola, dalla cui forma risulta evidente che è prodotto a mano e nel rispetto di procedure tradizionali. La forma circolare in cui ho racchiuso il simbolo, rimanda invece al pane Carasau (altra tipologia tipica) e alla pintadera.
Il colore arancio è una tinta solare associata genericamente all’energia vitale; nello specifico rimanda al calore del pane appena sfornato, alla cottura, a un cibo sano di cui nutrirsi.
Varianti di disposizione dei diversi elementi del contrassegno.
Versione monocromatica del contrassegno, in positivo e in negativo.
Poiché una delle caratteristiche della panificazione in Sardegna è la ricchezza delle forme, al simbolo principale ne ho affiancati altri, creando un sistema di segni che ho poi utilizzato in una mappa, nel packaging e nel merchandising.
La mappa ha lo scopo di comunicare la varietà delle tipologie tradizionali di pane fresco rintracciabili sull’isola e la loro diffusione sul territorio.
Esempio di applicazione dei pittogrammi sul packaging.
Progetto di una targa da apporre all'esterno del negozioin cui si produce il pane fresco.
Sul sito, nel pieghevole e nei poster compare la titolazione che accompagna il contrassegno e che definisce il pane fresco come “vivo”, cibo che nutre in maniera corretta. L'intenzione è quella di comunicare che mangiare pane fresco significa solo perpetuare la memoria del passato, ma fare una scelta salutare oggi. Il pane fresco è vivo perché è prodotto nel rispetto del ciclo naturale di lievitazione, senza interruzioni che ne compromettano la digeribilità e la possibilità di conservazione, una volta acquistato.
Copertina e impaginazione interna di un pieghevole divulgativo sull'esistenza del contrassegno "Pane fresco Regione Sardegna" e sui suoi intenti.
Grembiule per il personale addetto alla vendita.
Merchandising.
Decorazione dei furgoni per i panificatori che aderiscono al disciplinare "Pane fresco Regione Sardegna".
Alcuni dei testi consultati:
Testi e Immaginazione è un’antologia di letteratura italiana edita da Zanichelli nel 2014, per la scuola secondaria di secondo grado. Autori: Beatrice Panebianco, Irene Scaravelli, Sandro Lombardi e Fabrizio Sinisi. Redazione: Maria Giovanna Zini. Coordinamento: Giuliana Gambari.
Avevo già curato il progetto grafico dell’edizione precedente (L’esperienza del testo) e per rinnovare totalmente l’atmosfera delle pagine, ho proposto alla redazione di utilizzare le illustrazioni di Angelo Monne. L’idea era quella di avere un’immagine complessa all’apertura di ogni sezione, da smontare in tanti dettagli per decorare, poi, gli attacchi dei capitoli.
Oltre al progetto grafico, mi sono occupata dell’impaginazione del volume su poesia e teatro, insieme a Silvia Pastorino.
Primi schizzi e abbozzi grafici dopo il brief.
Annotazioni sulle prove di stampa, dopo le prime bozze.
Progetto definitivo, indice generale.
Progetto definitivo, apertura di sezione.
Progetto definitivo, apertura di capitolo.
Progetto definitivo, inizio dei brani di lettura all’interno del capitolo.
Nel 1989 avevo appena terminato gli esami del corso ISIA di Urbino e mi chiedevo che fare. Tutte le strade sembravano possibili quanto vaghe e, nel frattempo, partecipai ad un concorso indetto dal Comune di Imola.
Si trattava di elaborare un sistema di pittogrammi adatto ai ragazzi, per la classificazione bibliotecaria.
Nemmeno quella volta vinsi il concorso, ma in compenso iniziò per me una collaborazione che dura ancora oggi. Bruno Munari, che era nella giuria, scelse i simboli ideati da un altro concorrente, ma consigliò alle responsabili della struttura (Marina Baruzzi e Silvana Pedrini) di affidarmi il progetto del marchio di Casa Piani, la sezione ragazzi della biblioteca comunale di Imola.
Qui sopra: cartolina stampata per l'inaugurazione della nuova sede, nel 1990. In vecchi appunti ho trovato le mie annotazioni: volevo che il logotipo desse l'idea di uno scaffale in cui si ripongono i libri, uno scaffale giocoso.
Sotto: bozzetti per manifesti istituzionali. Dovevo prevedere una parte libera, dove inserire informazioni di volta in volta diverse.
Sotto: manifesto istituzionale realizzato su carta usomano. Il testo veniva ristampato, o scritto a mano successivamente, all'interno del fumetto vuoto.
Sotto: poster e pieghevole per le iniziative estive della biblioteca.
Pieghevole a 8 ante con la descrizione delle iniziative estive.
Pieghevole delle iniziative estive di Casa Piani (dettaglio della volta).
Rubrica progettata in occasione del decimo compleanno di Casa Piani.
Nella pagina di sinistra è riprodotta l'immagine ideata per la mostra bibliografica I libri del pentolino magico, degli anni '90. L'allestimento era stato studiato insieme a Vittorio Dario Brocadello, impiegando mobili di recupero da cucine degli anni '50.
Pieghevole-locandina per le attività autunnali della ludoteca.
Poster, marchio celebratico e segnalibro realizzati nel 2010, in occasione dei 20 anni di Casa Piani.
In occasione del ventesimo compleanno di Casa Piani, l'istituzione organizzò una bella mostra dell'illustratrice Agnese Baruzzi.
Cristina Scardovi e Michele Giovanazzi (Quadrilumi) curarono l'allestimento e Tuna bites ne progettò il catalogo. Questa è la copertina.
Alcune pagine del catalogo della mostra di Agnese Baruzzi a Casa Piani (2010).
Alcune locandine per la biblioteca e la ludoteca.
In quasi 30 anni di lavoro, gli aspetti umani e quelli professionali si sono intrecciati in un percorso che continua a insegnarmi molto.
Locandina per la mostra dell'illustratore Gek Tessaro a Casa Piani (2017). L'allestimento della mostra è a cura dei Quadrilumi.
La collaborazione con Casa Piani prosegue, grazie a Federica di Silvio e a Ivana Alpi.
All'inizio del 2012, Marcella Brancaforte mi invitò, insieme ad altri designer, fotografi, illustratori e artisti, a tenere un diario visivo per un mese. I lavori vennero esposti in diverse città italiane e poi tornarono incolumi ai loro proprietari. Quel tacquino è uno degli oggetti che mi sono più cari, pieno di ritagli di giornale e di foto scattate da me in quel mese di febbraio.
In passato avevo già realizzato dei quaderni e dei diari visivi. Nel 1990 trascorsi qualche mese in Germania per uno stage, e là ricevetti una lettera dalla mia amica Gabriella Davì, con una bellissima poesia. Mi piacque tanto che volli disegnarla su una rivista free-press trovata in stazione, cancellandone i contenuti con la tempera nera.
Più tardi, quando lavoravo a Milano, incollavo i provini fotografici su quaderni fatti da me.
In circa 20 anni di collaborazione con EDB, ho avuto il piacere di progettare un certo numero di collane tascabili. Si è trattato quasi sempre di saggistica (antropologia, sociologia, psicologia, teologia, patristica, ermeneutica, e altro ancora).
Non è semplice prevedere quanto lunghi saranno i nomi degli autori, se sarà necessario citare in copertina il curatore o chi ha scritto la prefazione. Vanno poi individuate le varianti (cromatiche e grafiche) che consentono di distinguere un volume da un altro a colpo d'occhio, mantenendo però evidente la sua appartenenza alla collana.
Tutte queste variabili rendono appassionante il progetto di una nuova collana.
EDB Lapislazzuli.
EDB Lampi.
EDB Lampi d'autore.
EDB Classici. Progetto di Claudia Colombo per Tuna bites.
EDB Sguardi. Progetto di Silvia Pastorino per Tuna bites.
EDB Confini. Progetto di Daniela Mattei per Tuna bites.
EDB Fondamenta.
Progetto Tuna bites per il volume "Orizzonte Terra. Leggere e capire il pianeta".
Autore: Maurizio Santilli - 2017
Discipline scientifico matematiche - SCIENZE DELLA TERRA
Disegno delle texture, dell'infografica e delle icone accessorie alla didattica.
Progetto della gabbia e del layout interno.
Prima che la fondazione che ne cura le opere mi contattasse, non avevo idea di chi fosse Lucio Saffaro.
Ora so che amava le forme pure e fredde, aveva un temperamento malinconico ed è stato un importante pittore, un matematico e un poeta, vissuto a Bologna nel secolo scorso.
Dal settembre 2017 è online il nuovo sito della Fondazione Lucio Saffaro, progettato da Tuna bites e realizzato da Interwideo, insieme alle curatrici e agli esperti che fanno parte del Consiglio. Sul sito è anche possibile interagire con la ricostruzione in 3D di un suo dipinto, realizzata dal Cineca, e sono scaricabili molti dei suoi scritti.
Vale la pena di entrare nel mondo interiore di questo artista per scoprire dimensioni non consuete dell'arte contemporanea.
Progetto grafico del volume Musica in pratica, di insegnamento musicale per la scuola secondaria di primo grado.
Testo di Giovanni Duci.
Illustrazioni di Andrea Accardi.